Anello del Pasubio

Immagine in primo piano di Anello del Pasubio

Dettagli

0384 m768 m1.153 m1.537 m1.921 m05,73 km11,46 km17,19 km22,92 km28,65 km
Mountain Bike (MTB) – Bici adatte
28,65 km – Lunghezza del percorso
Circa 3 ore senza pause; altri 30 minuti se si devia verso i Denti – Durata
1.431 m – Dislivello in salita
1.543 m – Dislivello in discesa
1.921 m – Quota massima
897 m – Quota minima
Alcuni link utili:

Ho deciso di puntare in alto per la mia prima uscita con la mountain bike nuova.

Il Pasubio è uno di quei luoghi dove, a ogni passo che fai, ti tornano alla mente situazioni già vissute, con un miscuglio constrastante di malinconia e felicità. Fra le sue rocce rivivo infatti tutte le escursioni fatte da ragazzo.

Tra i suoi silenzi ritrovo un po’ me stesso.

L’ambiente del Pasubio è affascinante e ricco di riferimenti storici legati alla prima guerra mondiale.

Nelle giornate limpide si gode di una vista straordinaria sulle montagne circostanti e sulla Pianura Padana. Caratteristica particolare del Pasubio è l’atmosfera sacra che si percepisce sulle sue rocce visibilmente segnate dalla guerra.

Qui non è raro incontrare camosci, soprattutto se si esce dai sentieri più battuti per visitare l’ambiente.

Il percorso è fatto di strade sterrate di montagna. Inizia al passo Pian delle Fugazze, sale lungo la Strada degli Eroi fino al Rifugio Achille Papa alle Porte del Pasubio, scende lungo la Strada degli Scarubbi e risale al passo Pian delle Fugazze lungo una strada asfaltata.

Consiglio di visitare la pagina Facebook del Rifugio Achille Papa per informazioni aggiornate sulle condizioni del percorso.

Descrizione del percorso

Questo itinerario si svolge quasi esclusivamente su strade sterrate di montagna ed è adatto alle mountain bike. L’ultimo tratto di strada che ricollega al passo Pian delle Fugazze è invece asfaltato.

La salita non è impegnativa per chi è allenato. Chi lo è un po’ meno potrà recuperare fiato grazie alle numerose pause che il Pasubio obbliga a fare per godersi appieno il panorama che lo circonda, e magari per scattare qualche foto.

Tornanti sulla Strada degli Eroi. Pasubio. Ottobre 2020.

Svolgimento del percorso

Iniziamo subito a salire lungo la Strada degli Eroi. La salita è costante, ma non è difficile perché la pendenza non è eccessiva e i numerosi tornanti danno respiro.

Ci troviamo in un bosco che a tratti si apre regalando viste incantevoli sulla Vallarsa e sui vicini gruppi montuosi del Carega e del Sengio Alto. Nelle giornate limpide si possono scorgere montagne ben più lontane, come il Monte Baldo, il Monte Adamello e il Gruppo della Presanella.

Segnaletica all’inizio della Strada degli Eroi. Pasubio. Ottobre 2020.

La Strada degli Eroi immersa nel bosco. Pasubio. Ottobre 2020.

Vista dalla Strada degli Eroi in Vallarsa. Visibili la Vallarsa, il Monte Zugna, il Monte Baldo e i ghiacciai del Monte Adamello e del Gruppo della Presanella. Pasubio. Ottobre 2020.

Dopo circa 8 km di salita attraversiamo la galleria d’Havet che porta in Val Canale. Qui l’ambiente cambia completamente.

Galleria d’Havet. Pasubio. Ottobre 2020.

Saliamo al Rifugio Achille Papa alle Porte del Pasubio lungo l’ultimo tratto della Strada degli Eroi pedalando in un ambiente roccioso lungo pareti verticali.

Quest’ultimo tratto di salita è più facile. Quel che toglie il fiato qui sono le viste scenografiche sul Pasubio, sui monti circostanti, sulla stessa Strada degli Eroi e, nelle giornate limpide, sulla Pianura Padana.

Pareti verticali sulla Strada degli Eroi in Val Canale. Pasubio. Ottobre 2020.

Vista dalla Strada degli Eroi in Vallarsa. Visibili la Catena del Sengio Alto e il Gruppo del Carega. Pasubio. Ottobre 2020.

La mia mountain bike sulla Strada degli Eroi in Val Canale. Pasubio. Ottobre 2020.

Arrivati alle Porte del Pasubio termina la Strada degli Eroi, e con essa termina anche la salita.

Questo è il punto di ingresso alla zona sacra del Pasubio, e anche il punto di arrivo della Strada delle 52 Gallerie. Possiamo rifocillarci al Rifugio Achille Papa.

Da qui consiglio di uscire dal percorso girando un po’ per la zona sacra, perché è un museo a cielo aperto.

Si riesce a salire tranquillamente al Dente Italiano e al Dente Austriaco passando per l’Arco Romano, monumento al cimitero della Brigata Liguria, e per la chiesetta di S. Maria del Pasubio, magari accompagnando la bici a mano come ho fatto io per qualche tratto.

Dai Denti, raggiungere cima Palon a piedi è un attimo.

Vista sul Pasubio dalla salita verso i Denti. Visibili la chiesetta di Santa Maria del Pasubio, il Monte Novegno e l’Altopiano di Asiago. Pasubio. Ottobre 2020.

La mia mountain bike sotto il Dente Italiano. Pasubio. Ottobre 2020.

Dalle Porte del Pasubio scendiamo per la Strada degli Scarubbi fino a Bocchetta Campiglia, dove finisce la strada sterrata e inizia l’asfalto. Questa discesa costante mette alla prova gambe e braccia.

Vista dalla Strada degli Scarubbi. Pasubio. Ottobre 2020.

Tornanti sulla Strada degli Scarubbi. Pasubio. Ottobre 2020.

Ingresso alla Strada delle 52 Gallerie. Pasubio. Ottobre 2020.

Scendiamo ancora fino a Passo Xomo, che divide la Val Leogra dalla valle di Posina. Possiamo rifocillarci al Rifugio Passo Xomo.

Seguendo le indicazioni per Ponte Verde, continuiamo a scendere per la Strada dello Xomo fino alla località Ponte Verde.

Da qui non ci resta che risalire gli ultimi 3 km che ci riportano al punto di partenza, al passo Pian delle Fugazze.

Se si avesse tempo, consiglierei di visitare l’Ossario del Pasubio, simbolo della Provincia di Vicenza, raggiungibile tramite una breve strada asfaltata che parte dal passo stesso.

Difficoltà maggiori

  • costante salita dal passo Pian delle Fugazze non impegnativa, ma con qualche raro tratto po’ più ripido
  • costante discesa su strada sterrata che affatica gambe e braccia

Punto di partenza

La Strada degli Eroi inizia al passo Pian delle Fugazze. Qui si trovano molti parcheggi, alcuni dei quali a pagamento con tariffa giornaliera. Consiglio il piccolo parcheggio all’imbocco della Strada degli Eroi visto che è comodo e gratuito.

Nelle vicinanze del Rifugio Balasso è presente un ampio parcheggio sterrato, anch’esso a pagamento con tariffa giornaliera.

Vicino all’ingresso della Strada delle 52 Gallerie è presente un parcheggio a pagamento con tariffa giornaliera.

Nel caso si preferisca anticipare la risalita finale di 3 km, è possibile parcheggiare in località Ponte Verde, ma il parcheggio è molto piccolo.

Luoghi di interesse

Punti di appoggio

In Pasubio non si trova acqua potabile. Questi sono i luoghi dove trovare ristoro:

  • vari bar e ristoranti al passo Pian delle Fugazze
  • Rifugio Achille Papa
  • chioschetto nel parcheggio delle 52 gallerie
  • Rifugio Passo Xomo
  • bar in zona Ponte Verde
  • Rifugio Balasso